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Visualizzazione dei post da agosto, 2009

Anatre mimetiche

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Terminate le fatiche della stagione riproduttiva, le anatre sono chiamate ad un ultimo sforzo prima di affrontare l’inverno. Si tratta della muta, che in questi uccelli è completa – ovvero interessa la totalità delle penne remiganti e timoniere - e rende per alcuni giorni gli individui incapaci di volare.   Il processo è energeticamente dispendioso; la temperatura corporea sale in questo periodo, causando a questi animali una vera e propria febbre che li indebolisce notevolmente. Dando un’occhiata al Lambro, in questi giorni, noterete l’apparente assenza di maschi di germano, le uniche anatre autoctone presenti nel parco. Niente paura, non sono spariti, sono proprio sotto i vostri occhi. Perduto l’abito nuziale (capo verde brillante, corpo bianco, grigio e nero con specchio alare blu-violaceo), hanno acquisito una colorazione più spenta, detta anche “eclissale”, simile a quella delle femmine, che consente loro di aumentare il proprio mimetismo stando maggiormente al riparo dai pote...

19 agosto: il ritorno della balia nera

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  Insieme ai primi canti del fringuello, che a Monza cominciano incerti ma puntuali nella seconda decade di febbraio, il passaggio migratorio autunnale – si fa per dire, visto che siamo in pieno agosto - delle   balie nere   è ormai diventato un mio solido punto di riferimento. Anno dopo anno, con matematica certezza, le balie fanno qui sosta per alcuni giorni, con particolare fedeltà alla zona dell’ex facoltà di agraria, pasturando freneticamente per costituire le riserve di grasso necessarie al viaggio verso i quartieri di svernamento. Curiosa annotazione, la migrazione di questa specie è di tipo circolare (le rotte seguite in primavera sono più orientali di quelle autunnali) e tendenzialmente differenziata tra i due sessi ed i giovani. Femmine e giovani sono i soggetti che con maggiore frequenza sembrano scegliere il parco come tappa di un viaggio di ritorno che li vede percorrere, quotidianamente, tragitti di circa 70 (ma con punte superiori a 500km). Mi avvalgo ancor...

Osservazioni d'agosto fra bosco e fiume

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  Ricevo e volentieri pubblico queste note scritte da Edo relative ad una sua uscita al Parco nei giorni scorsi.   22/08/2009 Erba gialla in estensione e terreno secco rivelano con efficacia il caldo canicolare di questo scorcio d’agosto. Nonostante ciò, nel bosco dei picchi, si sente il richiamo ed il ritmico tambureggiare del rosso maggiore. Mentre, col binocolo, tento di individuarlo, un folletto ocra con splendida coda transita agile da un albero all’altro fra le chiome più alte del bosco. Nella piccola bocca serra deciso una grossa ghianda o comunque qualcosa che le assomiglia molto. In un attimo si sottrae alla vista, mentre io avrei desiderato osservarlo ancora a lungo. Picchi e scoiattoli animano questo bosco e si rivelano regolarmente all’osservatore attento e rispettoso che, in silenzio, abbia la pazienza di perlustrare i rami e le chiome degli alberi. Poco dopo - sono le 17.15- e in un’altra zona del parco( siamo sulla riva del Lambro, appena a valle del ponte cieco...

Il piccolo re dei pescatori

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  Sollecitato da Edo, che ne fa   menzione nelle sue scorribande per il parco a caccia di gallinelle d’acqua, spendo volentieri qualche parola su un coloratissimo uccello che vive in stretto rapporto con l’acqua. Si tratta del martin pescatore ( Alcedo atthis   è il suo nome scientifico), la freccia di colore blu e azzurro brillante che, anticipata da un caratteristico sibilo, possiamo osservare sfrecciare in volo teso lungo il Lambro e la roggia dei Molini Asciutti. I toni del blu interessano in realtà il capo e il dorso dell'animale, che è arancione nelle parti inferiori del corpo e presenta striature arancioni e bianche sotto l'occhio, il becco e sul collo. Uccello predatore legato ad ambienti acquatici, il martin pescatore trascorre buona parte del suo tempo appollaiato su un posatoio a picco sulla porzione di specchio d’acqua compreso nel suo territorio, scrutando fino ad alcuni decimetri di profondità il passaggio di piccoli pesci (generalmente tra i 3-7cm di lunghe...

Un crocevia di scoiattoli

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Una giornata di metà agosto orribilmente calda e afosa può essere efficacemente combattuta con una passeggiata al parco. Basta percorrere per poche cen tinaia di metri il viale dei tigli, poi buttarsi a destra al limitare del boschetto “dei picchi”, giungere al crocevia con il filare di alberi che segnano il tracciato della vecchia roggia del Principe, sedersi e aspettare. Una volta entrati a far parte del paesaggio, gli scoiattoli perdono apparentemente la naturale diffidenza verso l’uomo e cominciano a dare spettacolo correndo indaffaratissimi per terra e per rami. Ieri mattina ne ho contati non meno di sei nel raggio di poche decine di metri, particolarmente attratti dal noce che sta proprio all’inizio del filare. Due, in particolare, dopo aver trascorso svariati minuti ad esaminare le noci cadute a terra, tenendo serrata la prescelta in bocca si danno alla fuga per nascon derla nelle dispense disseminate lungo il territorio. Un terzo, maggiormente dedito alla vita arboricola, si sp...