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Visualizzazione dei post con l'etichetta Giardini della Villa Reale

(Non) aprite quella grotta ovvero quattro passi nell'Antro di Polifemo

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Esiste la claustrofobia, malessere che affligge non pochi, ma esiste (anche) il sottile piacere che rimanda all'infanzia: l'attrazione - lasciamo le interpretazioni psicanalitiche a chi mastica nel settore - per anfratti e affini. La memoria del sottoscritto - al rintocco, ahimè, di molte primavere - raccoglie dirette esperienze; in realtà non così tante, a dispetto dei tanti lustri alle spalle. ♫ Well, I was borned a coal miner's daughter In a cabin, on a hill in Butcher Holler We were poor but we had love ♫ Tra le altre, anche una escursione - con alcuni alunni di una terza media, che accompagnavo in gita - nelle gallerie sotterranee (in asciutta per lavori di manutenzione) dei Bächle, torrentelli del centro storico di Freiburg nel Baden. E' il 3 aprile. Reduce da una escursione in bici alla ricerca del picchio nero per le lande della Brianza Comasca, mi arriva una comunicazione via Whatsapp. Il tono sarebbe drammatico: l'ambasciatrice teme efferato atto di teppis...

Due righe in cronaca: il faggio abbattuto

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  12 febbraio 2021 Dai Giardini della Villa Reale. Abbattuto uno dei faggi penduli del Pratone.     Era una pianta pericolante e pericolosa. Ho raccolto un paio di frammenti: quando naturalista fa rima con feticista.   Matteo Barattieri

Se vi manca il Parco di Monza - parte 5: La Roggia della Villa Reale (cap. 1?)

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Il nostro Parco è chiuso per l'emergenza. Ci manca. E allora: una serie di testi e immagini per alleviare la nostalgia. Alla fin fine, ognuno ha le predisposizioni che si merita. Negli ahimè lontani anni verdi, percorrere il Pratone dei Giardini della nostra Villa Reale - che qualcuno, tripla rabbia per noi monsciaschi, ha preso ostinatamente a chiamare Reggia - significava per me puntare verso quello che mi appariva come uno stagno. Arrivato alla sponda, lato verso la Villa, il passo si fermava: per evitare di finire in acqua e per non arrecare disturbo al piccolo ecosistema. L'ecologia era disciplina ancora ai primi vagiti, la parola inquinamento era vocabolo in via di diffusione. In ogni caso, quel ciuffo di vegetazione acquatica che sporgeva dallo specchio d'acqua suscitava nel sottoscritto una sorta di sacralità. Le estremità finivano comunque inumidite.  Passarono gli anni, il rapporto col Parco venne consolidandosi. E con esso le conoscenze. Lo stagno della fanciulle...