Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2019

ANIMAZIONE SUL FIUME

(un articolo di Edo Melzi, che ringraziamo) In piena città e non nel Parco: ho già avuto modo di parlare del tratto di Lambro cittadino che scorre parallelo a via Azzone Visconti e del ponte che lo scavalca. In questo tratto la presenza di germani ed altri anatidi è pressochè costante: interessante che non manchi la gallinella d’acqua, rallide estremamente comune in Italia ed in Europa, ma non per questo meno affascinante da osservare! Ieri, domenica 25 agosto, le gallinelle erano ben quattro: due adulti con l’inconfondibile piumaggio nero, solcato da una barra laterale bianca, e due giovani, con piumaggio brunastro e la barra meno marcata. La loro presenza rivela l’adattabilità della specie e la sua propensione a colonizzare aree in prossimità dei centri abitati o, addirittura, all’interno di essi. Osservazioni che non ti aspetti in una domenica mattina di fine agosto! Edo Melzi  

30 agosto 2019: Venne il giorno del Canapino Maggiore e della Calopsitta

Immagine
  Foto di Roberto Brembilla 30 agosto 2019 Venne il giorno del canapino maggiore....     Leonardo Siddi osserva un canapino maggiore al Parco. La foto, di Roberto Brembilla, mostra le caratteristiche del volatile. Prima segnalazione registrata per la specie. Osservazione fugace: l'animale si è dileguato subito. Purtroppo, coi migratori è così. Di sicuro, ci sfuggono molte cose. Siamo pochissimi e dovremmo essere lì 24 ore su 24. Al Parco, i migratori spesso si fermano giusto qualche istante. Impossibile. Dovremmo essere in UK o negli USA, dove l'osservazione degli uccelli è sport nazionale. ... e della calopsitta Attirati dalla osservazione del Leonardo, io e il Marco Casati ci siamo precipitati al Parco. Il simpatico Marco, con tanto di carrozzina e bimba neonata: certe abitudini vanno apprese fin da piccole. Il nostro abbandona dopo poco il campo. E una calopsitta (un pappagallo) svolazza in zona Cascina Frutteto: prima osservazione per il Parco.  Chi si contenta.....

UNA PRESENZA SORPRENDENTE

  un articolo del nostro Edo Melzi, che ringraziamo UNA PRESENZA SORPRENDENTE Faccio eco al bell’articolo di Matteo per evidenziare altre caratteristiche di questo superpicchio, il nero appunto, che affascina, stupisce e sorprende. Devo dire che quando ho saputo della sua nidificazione nel Parco sono rimasto letteralmente sbalordito. Il nero, infatti, come già sottolineato da Matteo, è un tipico abitatore delle foreste estese, dotate di un numero significativo di grandi alberi, anche marcescenti, in cui il nostro scava crateri a scopo alimentare e, aspetto importante, un bel foro per la nidificazione. Di conseguenza un volatile esigente, che non si accontenta di poco. Proprio per questo nidifica su tutto l’arco alpino, dalla Valle d’Aosta al Friuli, dove trova un ambiente favorevole. Sull’Appennino è presente, ma più localizzato. Si rinviene, infatti, nell’Appennino tosco-emiliano, nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in Sila e in Aspromonte. Conseguentemente ci si potreb...