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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

Dopo la tromba d'aria: nella garzaia

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 31 agosto 2020. Il Checco - all'anagrafe Francesco Ornaghi - segnala che la garzaia (colonia di aironi, per chi non mastica) del Parco ha perso un albero. Proprio il   Taxodium distichum  (cipresso calvo) che ospitava più di un nido. La tromba d'aria del 28 agosto ha colpito la pianta. Le immagini del Checco non lasciano dubbi: l'albero è steso a terra, per sempre. Fiuto - neanche da dire - il colpaccio. Stai a vedere che rimedio un nido di airone. Destino empio e baro: giunto sul posto, lo scenario rintuzza ogni conato collezionistico. L'intrico di rami a terra impedisce anche solo di cercare uno dei nidi. Sarà per un'altra volta.     Il tronco attraversa il vecchio Lambro. Quelli del Consorzio Parco e Villa Reale hanno già fatto il sopralluogo del caso, spiegava il Checco.   Sarà carino vedere se gli aironi torneranno a nidificare qui, cosa molto probabile, ormai sono fedeli al sito da tempo. In giro c'erano i resti di un airone. Morto da tempo. Ormai d...

29 agosto 2020 Dopo la tromba d'aria

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  Gusto dell'orrido? Forse. Eterna fascinazione degli eventi (sovran)naturali? Va be', una tromba d'aria o, più in generale, un nubifragio non ha molto di sovrannaturale. Fa parte, anzi, del normale ciclo delle cose. L'attrazione per questi momenti di natura è comunque, per tanti, irresistibile. E poi, dettaglio non trascurabile: trasformarsi in cronisti - delle catastrofi, appunto - per qualche ora. Impagabile. La tromba d'aria del 28 agosto non ha risparmiato il nostro Parco. Quella che segue è una carrellata, una sorta di atlante che vuole illustrare i danni subiti dal Parco. Premessa necessaria. Non ho battuto l'intero complesso. A metà mattina, intorno alle 10, i cancelli sono stati chiusi. Sono riuscito a rimanere però fino circa alle 14 all'interno, presenza in qualche modo tollerata da operatori e altro personale.  La mappa rappresenta le aree controllate.      Un bilancio, ancorché parziale, può essere tracciato, comunque. I danni ci sono ma non cos...

2 agosto 2020 Note agostane

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  Antro di Polifemo. Non tutti i frequentatori del Parco conoscono il nome di questa sorta di anfratto. I più stagionati lo ricordano come parte del celebre recinto dedicato ai daini: quella altura, da dove ogni tanto troneggiava qualcuno degli animali, ultimi rimasti del fu zoo ospitato nei Giardini della Villa Reale. Non se la passa benissimo, da tempo, l'Antro di Polifemo. Il manufatto è parte integrante del giardino paesaggistico, tipologia che caratterizza quasi per intero i nostri Giardini, per come li vediamo oggi. Rocce a formare una specie di orrido. Il sito abbisogna di interventi di sistemazione e riqualificazione. E i lavori sono partiti proprio con la fine di luglio, voluti e commissionati dal Consorzio Parco e Villa Reale. Il 2 agosto, il taccuino registra l'effettuazione di qualche scavo: la strada è ancora lunga.           "Il recente fortunale che ha colpito le nostre zone, lo scorso 24 luglio, non ha lasciato impatti significativi sul Par...

Il Vialone (parte seconda) - Si fa presto a dire Vialone

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  Sulla carta del 1827, il nostro Vialone si chiama "Gran Viale per Milano". Per il disappunto di noi monzesi, vista la centralità data al capoluogo lombardo. Borgo San Biagio e il Borghetto sono presenti ma nessun toponimo li indica. Invece, è riportato il toponimo di (Cascina) Bruciata, qui indicata col termine dialettale (Brusada).     Sulla carta topografica del Parco del 1838, il viale che porta alla Villa Reale, qui indicata come I.R. Palazzo, non ha una denominazione. Si riconosce viale Lombardia (per Milano). Monza è molto piccola, soprattutto se confrontata con l'estensione del nostro Parco. Di San Biagio (qui Borgo San Biagio) esiste un primo nucleo, piazzato su quelle che sarebbero diventate via Prina e via Manara. Ed esiste il Borghetto, che avrebbe poi dato il nome alla omonimo (e attuale) vicolo.     Notare che le alberature lungo il viale anzi il Vialone sono poste solo sul primo tratto, partendo dalla Villa Reale. Lungo il Vialone, solo due edifi...