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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

12 novembre 2020 Quei filari ad aceri lungo la vecchia Pelucca

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E' l'11 novembre 2020. Arriva una segnalazione, da parte di una assidua frequentatrice del Parco. Andiamo con ordine. A nord della Cascina Frutteto, si trovano due filari di aceri. Tra le due file di piante è localizzata una stradina sterrata. Questo luogo ha una storia non da poco. La stradina citata corre lungo una parte del vecchio tracciato della Roggia del Principe.     Lamenta, la mia interlocutrice che "le piante sono danneggiate, ci sono rami per terra, tronchi... sono malate!?". Tranquillizzo subito la signora. Non mi risulta che gli aceri in oggetto siano malati o morti. Nei giorni scorsi, in effetti, avevo visto delle cataste di rami. Facile immaginare si tratti di materiale abbattuto dal fortunale della fine di agosto. La questione, però, è intrigante. E merita un sopralluogo apposito. Più che altro per verificare la effettiva entità dei danni in questa zona, dove in realtà nessuna pianta è stata abbattuta dalle intemperie. Il 12 novembre, va da sé, sono s...

23-29 novembre 2020 Diario della settimana

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  Istantanee e notizie dal nostro Parco. Il martin pescatore è sempre molto gettonato. La foto (25 novembre) è di Mario Maino, uno dei nostri inviati speciali sul campo.      Arrivano i primi sasselli. 25 novembre 2020. Ancora Mario Maino con una bella immagine: notare il piumaggio. E la caratteristica fascia di color rosso sotto l'ala. La zona? Un classico: l'area della Cascina Cernuschi, dove i sasselli sono spesso imbrancati con gli storni in questa fase dell'anno.     Foto di copertina? Potrebbe essere questa di Massimo Rizzoli, in arte Mafolo. Massimo fa del Parco un laboratorio per esperimenti e giochi con l'obbiettivo.      Ecco il commento di Mafolo alla sua immagine del 24 novembre: "Buon mattino Amici. Appena rientrato dal nostro splendido parco. Oggi foto da sdraiato per osservare la luce e le ombre. Alcune foto per voi...  anche degli esperimenti. Sec. 1,30 f. 22  14mm.  ISO 64". Le note tecniche ci vogliono: il nos...

Tra pedali e calabroni

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  14 novembre 2020 ♫♫♫ I found a picture of you, o-o-oh, o-o-oh Well it hijacked my world at night To a place in the past we've been cast out of, o-o-oh, o-o-oh Now we're back in the fight ♫♫♫ Al Parco, ma solo praticando attività sportiva, bici o corsa su tutto. E rigidamente in solitaria. Così vogliono disposizioni governative anti-covid e, va da sé, buonsenso. La bici non è mezzo ideale per girare in natura, almeno per il sottoscritto. Meglio il classico e intramontabile Cavallo di San Francesco, che permette di interagire in continuum col circostante, tra osservazioni, note per il taccuino, e magari qualche foto. Ma, alla fine, l'uomo è specie adattabile. O, se non lo è troppo, impari ad esserlo. ♫♫♫ We're back on the train, yeah (ho-ah) O-oh, back on the chain gang (ho-ah) ♫♫♫ Tuttavia, qualche fermata prolungata (un poco) oltre misura si impone. Sfumati, e di molto, addentellati estetici - mentre i più traggono emozioni e stupore (e immancabili istantanee) dalla v...

Il ritorno del castoro

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  Il castoro torna in Sudtirolo, dopo 400 anni. 10 novembre 2020 Avvistamento in Pustertal/Val Pusteria. Chissà se un giorno tornerà anche nella nostra Brianza. Ricordo che secondo alcune interpretazioni il termine Bevera con cui sono denominati alcuni affluenti del Lambro sarebbe da collegarsi al tedesco Biber (cfr. inglese beaver), termine che significa appunto castoro. Nella memoria storica locale non troppo lontana, si parlava invece della lüdria - termine che vale l'italiano lontra -, che abitava il nostro territorio fino a non tantissimo tempo fa. Qui l'articolo Pustertal: Ritorno del castoro    

La dura legge del letame ovvero come risolvere un annoso problema

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  Ci han provato e ci provano in tutti i modi. Regole e regolamenti, cartelli e comunicati stampa. E le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) perennemente - più o meno, anche per loro gli anni passano, e l'orizzonte non sembra costellato di adeguato ricambio - di stanza sui prati di Parco e Giardini. Niente da fare. La piaga dei cani senza guinzaglio rimane questione annosa, e di complicata soluzione.    Ma lei, la soluzione, può presentarsi quando meno te la aspetti. E prende le estemporanee sembianze di un automezzo agricolo. E' il 5 novembre. Puntata al Parco. I prati a nord della Cascina Frutteto, more solito, sono tempestati da padroni e relativi cani: liberi, questi ultimi, e senza museruola. Una tranquilla sgambata, come sempre, in barba a regole e leggi, anche nazionali. Ma non siamo soli. Sul prato s'avanza, inconsapevole deus ex machina, uno spandiletame. Direttamente dalla Cascina Molini di San Giorgio. Il camion è bello carico. Pare quasi discreto nella sua azio...

Tutti pazzi per gli aironi guardabuoi

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 Il marasma più totale contraddistingue la mia abitazione, tra scatole che contengono di tutto - da reagenti chimici a reperti naturalistici, da apparecchi per fare il vuoto a pezzi da ferramenta, da supercalamite a filtri per raggi solari -, cumuli di libri e documenti, contenitori di tutte le fogge. Un ammasso di ciarpame, raccolto in forma compulsiva. Roba che fornirebbe materiale per tesi in psichiatria o che, in alternativa, manderebbe in analisi fior di studiosi del cervello umano.  La premessa parrebbe totalmente fuori tema. Minga tropp. In giro, avrei una bella collezione di penne di airone guardabuoi. Cercarla sarebbe arduo cimento. Ci proverò. Anche se, date le scadenti (eufemismo) capacità grafiche del sottoscritto, si presentano da schifo: attaccate su fogli, alla buona. La classificazione - le penne principali hanno una numerazione definita e codificata; per le altre penne e piume inserisco sui fogli indicazioni sulla localizzazione precisa - sarebbe anche accurat...

Non è terra per fungiatt

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 Foto di Lorena Paleari A volte il vernacolo arriva nettamente prima dell'italiano. Come si traduce fungiatt? Il termine indica i cercatori e gli appassionati di funghi. Esiste la parola fungaiolo. Ma anche questo è termine regionale, della attuale Toscana.    Il periodo è quello classico: l'autunno porta funghi, e attiva i cercatori. Giova ricordare che in realtà questi organismi sono presenti tutto l'anno. Ovvero: i loro corpi fruttiferi - la classica accoppiata gambo + cappello ma non solo - maturano in ogni stagione. Ogni periodo dell'anno ha i suoi funghi. Il nostro Parco non fa, ovviamente, eccezione. Il Gruppo Micologico Vittadini di Monza - che fa capo alla Associazione Micologica Bresadola, nazionale - dedica da sempre energie e tempo ad una attività di campo. Il risultato è di grande interesse: oltre 500 specie censite nel nostro Parco. Un importante elemento di biodiversità. Il lavoro ha anche prodotto un volume. Studiare i funghi di una area come il nostro P...