Un po' di confusione: botta e risposta sui lavori al Parco
Scrive Cristina:
Ieri mattina, ho accompagnato una classe in un percorso sul lungo Lambro. Il percorso era già stato effettuato con altre tre classi, nell' arco di due mesi, con l'obiettivo di osservare flora e
fauna. L'area prescelta era il tratto di lungo Lambro che va da Villasanta al Viale Cavriga, scelto perchè ancora molto 'naturale' : sentieri stretti, un pò di sana flora spontanea
disordinata e indispensabile alla privacy degli animali... Insomma, anche un modo per far capire ai bambini di essere 'ospiti', di muoversi in un habitat che non è solo modellato sulle loro esigenze,
ma anche su quelle di altri abitatori, indisensabili alla sua sopravvivenza. Ieri, la sorpresa : tutto il percorso era stato ripulito e ripiantumato, il sentiero allargato, e 'arricchito' di cassette di plastica, scatoloni e vasetti vari (residuo della piantumazione)...
Ora, non voglio fare la reazionaria conservatrice a tutti i costi, e al di là del mio sgomento per l'umanizzazione dell'area, cerco di spiegarmi che questi arbusti saranno un giorno utili agli animali
(sono per lo più piccole drupacee)...ma non si poteva fare un intervento meno invasivo, un pò meno capillare e drastico? Non è importate preservare qualche area allo stato 'brado', sottratta al jogging, al biking selvaggio e alle orde di fruitori festivi? Aree piccole e isignificanti certo, magari vicine a sentieri frequentati così da non 'derubare' i cittadini di troppo spazio... Se qualcuno ha notizie più illuminanti su questa piantumazione, per favore, le condivida anche con me! Non voglio giudicare senza conoscere. Resta un pò di malinconico sconforto!
Per la cronaca (e la gioia dei bambini), nella nostra passeggiata siamo stati accompagnati dal volo di un airone,dallo scorazzare di Germani e Anatre Mandarine,apparizzioni di leprotti, dal canto del Picchio Verde, del Picchio Muratore e delle Cornacchie, attivissime ieri nel ripulire il Lambro, ingrossato e veloce, da ogni sorta di rifiuti umani!
Le rive limacciose, ci hanno permesso di individuare impronte di Anatridi, Aironi, Arvicole, Ricci, Lepri e Donnole.
Aspetto illuminanti notizie da chiunque ne abbia!
Cristina
Matteo Barattieri, uno degli autori di questo blog, prontamente risponde:
Ergo: si riesce a prevenire eventuali danni da parte dei visitatori.
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