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Visualizzazione dei post da luglio, 2025

STORIE DI ORDINARIA FOLLIA

  La scelta del Consiglio Comunale di Monza di abbattere un bosco di 25.000 mq per costruirvi uno studentato è anacronistica, dannosa e priva di ogni senso. Intendiamoci: andare incontro ai bisogni degli studenti è cosa giusta e saggia, ma non si vede perché si debbano radere al suolo un’incredibile quantità di alberi, peraltro cresciuti spontaneamente. Un piccolo miracolo urbano! Con che coraggio poi l’attuale giunta potrà parlare di contrasto ai cambiamenti climatici e tutela ambientale? Credo ci siano altri luoghi nel territorio comunale che possano ospitare uno studentato che, ripeto, è utile e opportuno…ma non a questo prezzo!   Oltre 29.000 cittadini hanno firmato per opporsi al taglio! Perché non tenerne conto? Dov’è finita la democrazia partecipata? Da una giunta di centrosinistra ci aspetteremmo ben altra sensibilità ambientale e invece… Edo Melzi      

Lo stagno delle sorprese

  Nel Parco di Monza c’è uno stagno che attira l’attenzione di tutti coloro che amano la natura e l’ambiente, una piccola zona umida in cui si proteggono gli anfibi che qui si riproducono e trovano il loro habitat ideale! Una interessante visita guidata ha fatto scoprire ai partecipanti le caratteristiche di questo habitat. Quando una guida è brava e appassionata, il risultato positivo è garantito! Da questo punto di vista la dottoressa Tagliaferri ha soddisfatto ogni aspettativa! Ciò che colpisce a prima vista è la sorprendente flora acquatica che caratterizza lo stagno; la tifa lo ricopre pressochè interamente. Questa pianta, chiamata anche giunco o canna palustre, arriva ad essere alta anche due metri e mezzo. Cresce normalmente lungo le sponde dei fiumi ed è comune anche nelle acque stagnanti. La sua presenza appariscente segnala immediatamente la presenza di una zona umida. Appena si arriva c’è l’accoglienza di un originale concerto: il gracidare delle rane verdi rivela i...